Nel 2016 dovrebbero iniziare i lavori alla marineria di Marsala. L’ing. Massimo Ombra: “Rappresenterà una delle principali porte d’ingresso del nostro territorio“.
L’anno 2016 sembra sia l’anno in cui verranno iniziati i lavori alla Marineria di Marsala. Un iter lungo e laborioso che ha visto il suo nascere sotto la amministrazione Carini per poi andare molto a rilento sotto la guida della sindacatura Adamo che, invece, si batteva per il porto pubblico.
L’ingegnere Massimo Ombra, Amministratore Delegato della Myr, società privata che ha ottenuto le relative autorizzazioni da parte del Ministero dell’ambiente e delle infrastrutture, si dice estremamente soddisfatto.
La realizzazione dell’opera sarà resa possibile grazie al D.P.R. 509/1997 , così detto Decreto Burlando, che è ancora oggi, norma di riferimento nazionale per la definizione delle diverse tipologie di strutture per la nautica da diporto, e, più nello specifico, per la realizzazione e gestione di porti , approdi turistici e punti d’ormeggio.
Dottore Ombra, la Myr da Lei rappresentata vince la sua battaglia. Quali sono stati i suoi primi pensieri e che tipo di volano si svilupperà per la nostra città?
Sono fermamente convinto che il ruolo di un imprenditore venga principalmente nobilitato dal riuscire a rappresentare un agente di cambiamento e di crescita socio-culturale dell’ambiente in cui opera, mediante un’azione propositiva in termini di progettualità e di capacità di attrazione di investimenti finanziari.
Da imprenditore, quindi, i miei pensieri sono costantemente rivolti al futuro ed al modo in cui poter sviluppare iniziative di successo in sinergia con il tessuto sociale e territoriale in cui queste si collocano.
In tal senso, dunque, non ho mai inteso intraprendere alcuna battaglia personale, sebbene mi sia comunque trovato costretto a dover difendere la validità economica, ambientale e sociale del progetto nell’ambito di un percorso amministrativo particolarmente travagliato.
Oggi, certamente accolgo con soddisfazione i risultati della perseveranza e dell’impegno messi in atto durante otto lunghi anni di assiduo lavoro e non vedo l’ora di poter avviare i lavori di realizzazione.
E’ indubbio che il Marina di Marsala costituirà, in sinergia con il vicino aeroporto di Birgi, una delle principali porte d’ingresso nel territorio, oltre a rappresentare esso stesso una rilevante attrazione turistica che contribuirà a valorizzare le bellezze del patrimonio culturale, architettonico e naturalistico locale.
Da un punto di vista sociale, in base ai dati dell’Osservatorio Nautico Nazionale, si stima che la presenza del Marina potrà stimolare lo sviluppo di nuove attività turistiche e commerciali locali, per un indotto di circa 55 milioni di euro l’anno, equivalente a circa 2.500 nuovi posti di lavoro nella Sicilia occidentale, con fulcro nella città di Marsala.
Mi auguro inoltre che i risultati raggiunti dalla MYR con perseveranza e nel rispetto delle procedure di legge, possano essere di ulteriore stimolo per tutti quei talentuosi giovani Marsalesi che intendano portare avanti le loro ambizioni, senza dover necessariamente pensare che l’unica alternativa per concretizzare i propri sogni sia quella di andare all’estero o di scendere a compromessi.
Che cosa prevede nel dettaglio il progetto?
L’ amministrazione Di Girolamo e’ collaborativa?
Con un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro a carico della MYR Srl, il progetto prevede la protezione dell’imboccatura portuale, la riqualificazione funzionale dell’intero bacino e la ricollocazione degli operatori esistenti in aree e strutture più idonee interne al porto, oltre che la realizzazione di un Marina da oltre 1.000 posti barca per yacht fino a 75 metri ed una proporzionata offerta di servizi turistici complementari (cantieri nautici, club-house, piscina, palestra, negozi per la nautica, ristoranti, bar, diving center, info-point multimediale, teatro sul mare, etc.).
E’ già previsto che il Marina di Marsala entrerà a far parte di una rilevante rete di porti turistici nell’ambito del bacino Mediterraneo e diventerà fulcro di importanti eventi nautici, congressi, attività ludiche, concerti, etc.
L’attuale amministrazione comunale riconosce la validità del progetto, in termini di riqualificazione funzionale ed urbanistica del bacino portuale e la conseguente opportunità di sviluppo socio-economico della città di Marsala.
Fino ad oggi le sinergie con la nuova amministrazione sono state estremamente limitate, in quanto il progetto era in attesa del decreto di compatibilità ambientale, ultimo parere approvativo, ricevuto in data 22 dicembre 2015 con emissione del decreto n. 294 da parte del Ministero dell’Ambiente.
Ottenuto tale obiettivo, siamo confidenti che il nuovo Sindaco attivi quanto di sua competenza al fine di poter formalizzare la stipula dell’Accordo di Programma entro Febbraio 2015, così da poter iniziare i lavori quanto prima, con l’obiettivo di inaugurare il Marina entro la stagione estiva del 2018.
Sembra si sia vinta una battaglia che vedeva contrapposti gli Ombra da una parte la Adamo dall’altra. È’ colpa della Adamo se i lavori inizieranno in ritardo?
E’ un dato di fatto che durante l’amministrazione Adamo l’iter amministrativo abbia subito un rallentamento tale da costringerci ad attivare delle azioni legali a tutela del procedimento. Come già detto, in tali azioni, non abbiamo mai inteso perseguire alcuna contrapposizione personale.
Da parte nostra, infatti, siamo sempre stati convinti che una sana imprenditoria ed una sana amministrazione dovrebbero lavorare insieme per mettere a frutto le proprie reciproche competenze ed i propri ruoli per istaurare una sinergia che agevoli l’attrazione di investimenti privati, soprattutto quando si riferiscono a progetti che offrono una positiva ricaduta socio-economica sul territorio.
Con questo progetto della Marineria ci saranno delle varianti urbanistiche?
La stipula dell’Accordo di Programma comporta l’adozione del progetto come nuovo Piano Regolatore Portuale. Il progetto, infatti, non norma solamente le aree portuali occupate dal Marina, ma definisce la nuova funzionalizzazione dell’intero bacino portuale, in considerazione delle esigenze di tutte le categorie portuali esistenti. Consentendo dunque agli attuali operatori non solo di salvaguardare le proprie attività, ma anche di poter sbloccare eventuali investimenti atti ad incrementare le proprie iniziative imprenditoriali.
Inoltre, la futura presenza del Marina di Marsala costituirà un’importante riqualificazione urbanistica dell’area portuale, offrendo dunque all’Aministrazione Comunale l’opportunità di valutare, nell’ambito del nuovo Piano Regolatore Generale, un più idoneo impiego urbanistico delle fatiscenti strutture industriali (ex attività vinicole) presenti sull’intero waterfront marsalese, che in atto sezionano il tessuto urbano dal porto, consentendo quindi alla città di recuperare appieno il proprio rapporto con il mare. Ci auguriamo quindi che l’amministrazione sappia cogliere e gestire al meglio tale importante opportunità e la inserisca tra le proprie priorità strategiche dell’anno in corso.