Si ritorna a parlare di randagismo, lo facciamo con la delegata marsalese dell’OIPA, Milena Urso.
Ci racconta la Urso che attualmente la sua associazione e’ al collasso per i randagi accuditi su strada a cui danno da mangiare e bere a proprie spese, più i 30 cani microchippati dal canile a cui danno stallo presso le loro abitazioni.
Nonostante il loro gruppo di volontari sia corposo e ben amalgamato sono ancora in pochi per tutto il lavoro che c’è da fare dentro il canile e su strada.
I volontari attivi sono 15 ma l’associazione e’ alla ricerca di altri volontari sia per il canile che per fornire stallo oltre per le staffette da Marsala all’aeroporto di Palermo.
Per questo quanti fossero disponibili possono contattare l’oipa sulla loro pagina Facebook.
L’associazione negli anni si è distinta in sensibilità salvando tantissimi pelosi dalla strada cercando loro adozione al nord. In quel caso il viaggio viene per intero pagato dall’oipa.
Milena Urso ci racconta che sta trovando una forte apertura al dialogo con l’attuale amministrazione sui temi del randagismo e delle adozioni.
<<Ho trovato molto positivo, dice la Urso, che sia stato aperto un Iban per le donazioni, i cui fondi saranno destinati per le operazioni chirurgiche urgenti e costose oltre che per le relative partenze dei pelosi adottati fuori regione>>.
Chi volesse donare può farlo presso la tesoreria dell’Ente, l’Unicredit di via XI Maggio, a questo Iban : IT 06S200825904000101356506
<<Il neo assessore con delega al randagismo, Dott.ssa Cerniglia, continua Milena, si è resa disponibile a più incontri con le varie associazioni presenti sul territorio affinché queste pongano soluzioni ai vari problemi del canile e soprattutto dell’abbandono, oltre che alla presentazione di progetti>>.
L’oipa, ad esempio, inizierà a breve il percorso nelle scuole volto all’educazione animalista. Perché oggi il vero randagio e’ il cane padronale che viene poi buttato per strada, ovviamente senza sterilizzazione, senza microchip e quindi impossibile risalire ai proprietari.
Urgono, pertanto, severi e serrati controlli su tutto il territorio per verificare quanti e quali cani padronali sono ancora sprovvisti di microchip.
La delegata OIPA ci tiene a sottolineare poi che l’associazione non può sopperire a tutte le esigenze che questo territorio ha in materia di abbandono.
E che i cittadini devono fare tutti la propria parte, nessuno escluso, nell’accogliere un trovatello,anche solo per breve periodo, fino all’adozione definitiva.
Il tema dell’abbandono non può essere sottovalutato, le zone più colpite sono sappusi/salinella, cardilla/perino, spagnola/birgi.
Si contano circa 800 randagi su strada, a circa 100 di questi l’oipa garantisce il sostentamento, a cui si aggiungono i cani padronali che in campagna vengono lasciati liberi di circolare e ovviamente poi i cani del canile oltre, come sopra detto, i cani che sono in stallo presso i volontari.
Numeri incontenibili, forse eccessivi ma che si traducono in anni di sorda amministrazione che poco ha fatto in materia di prevenzione e di controllo del territorio.
Una cosa e’ certa le associazioni non possono essere lasciate sole.
PARLIAMO DI RANDAGISMO IN CITTA’ CON MILENA URSO DELEGATA OIPA
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