Il Sindaco di Marsala decide di emanare una delibera di giunta con cui dimezza l’indennità propria e quella degli assessori e a “cascata” del presidente del consiglio e dei consiglieri tutti.

Il Sindaco di Marsala, dopo i proclami, gli annunci, i tagli fatti ai servizi scolastici a seguito della bocciatura della Tasi, l’agire di impulso senza consultare l’assessore al ramo Annamaria Angileri, dopo tutte le tarantelle degne di un siparietto napoletano finalmente decide di emanare una delibera di giunta ( atto pubblico) con cui dimezza l’indennità propria e quella di assessori nonché, a cascata, del presidente del consiglio e dei consiglieri tutti.

Qui non si tratta di fare grillismo o populismo. Semplicemente bisognerebbe capire che in situazioni di emergenza l emergenza scatta per tutti non solo per i bambini e relative famiglie che hanno già pagato il 40% del servizio, a noi le cose piace ricordarle.
E’ vero, fare il Sindaco, l’assessore o il consigliere toglie tempo alla vita personale e lavorativa. Acclarato.
Va retribuito? Ovvio che si, ma la politica non può costituire un’occupazione con contratto a tempo determinato per tutti i 5 anni del mandato.
Come faranno i consiglieri comunali che sono disoccupati? Magari si creeranno un lavoro, magari impareranno un mestiere oppure vengano pagati in base alle loro interrogazioni e alla loro produttività. Non dovrebbe bastare la presenza in consiglio per far scattare un gettone, un emolumento. Del resto si può essere seduti li’, sulla stessa sedia, essere presenti ad ogni consiglio ma essere perfettamente muti. Inesistenti.
A volte però e’ meglio così, evitiamo alle nostre orecchie e ai nostri occhi tutti gli strafalcioni di lingua italiana scritta e parlata che farebbero rivoltare Dante nella sua tomba.
E allora aspettiamo compositi questa delibera di giunta che dovrebbe arrivare tra oggi e domani, aspettiamo che il Sindaco ponga risoluzione al problema della soppressione dei servizi di refezione scolastica e scuolabus per i quali e’ stato già depositato un fascicolo in procura per interruzione di pubblico servizio.
E aspettiamo con frenesia le reazioni dei consiglieri e del presidente del consiglio sui tagli alle indennità.
Perché si sa, un taglio e’ un taglio e non sia mai che a turno i consiglieri disoccupati volessero poi mangiare a casa nostra. Al massimo caffè per tutti.
ROSSANA TITONE

di ROSSANA TITONE

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