Gucciardi, assessore alla sanità in Sicilia, fido di Crocetta, caro amico di Ruggirello, dopo il suo tour negli ospedali del trapanese ha saputo solamente dire che Trapani avrà la radioterapia e delle assunzioni , da dove prenderà i fondi? Mistero della fede.
Quindi Trapani, finalmente, avrà la radio terapia. Ottimo, meraviglioso. I malati ringraziano e baciano il santo visto che non saranno più costretti a fare lunghi tragitti. Ma sulle effettive potenzialità dei nostri ospedali? Del nostro nosocomio? Ad oggi si parla solo di sprechi, tagli, depotenziamenti, accorpamenti e piante organiche. Tante le sale operatorie chiuse pur essendo attrezzatissime, perché?
Eppure in tutta la provincia il bacino di utenza e’ talmente alto che i numeri per potenziare ci sono. Sembra che Marsala sia costretta a fare il fanalino di coda a tutte le città, presto anche a Mazara, abbiamo detto tutto.
Gli sprechi in sanità però non si contano più, un esame diagnostico su cinque è inutile. Fenomeno che il ministero della Salute ha deciso di tagliare. Ma quali sono gli esami maggiormente prescritti dai medici siciliani? Risonanze magnetiche, Tac, poi le ecografie che per le donne in gravidanza. L’assessore Gucciardi si dice pronto al confronto con i medici in agitazione.
Intanto gli sprechi della sanità allarmano pure la Corte dei Conti e per evitare il commissariamento della sanità in Sicilia la Regione si è impegnata ad anticipare liquidità che la vincoleranno fino al 2045 a pagare quote di ammortamento per 96 milioni all’anno. Si aggiungono ai 128 milioni che paga per restituire allo Stato un prestito di circa 2,6 miliardi.
La corte dei conti però non ci sta e guarda con estrema perplessità allo sforzo fiscale che devono fare i siciliani per far quadrare i conti della sanità regionale.
L’assessore Gucciardi dalla sua fa sapere che dichiara guerra a tutti gli sprechi e che gli appalti oltre il milione di euro verrano verificati minuziosamente.
Ma qui più che tagli e lotte allo spreco sembra un buco nero.
Nel frattempo noi siamo sempre in attesa di parlare con l’assessore Gucciardi per capire perché in certi ospedali della Sicilia la pianta organica sia stata modificata e approvata e pertanto determinati reparti non saltano e qui invece si parla di depotenziare l’ospedale Paolo Borsellino. Figli e figliastri? Politiche territoriali inaproppiate? Incapacità della classe amministrativa odierna?
Speriamo di trovare risposta.
Nell’attesa anche il Primo Cittadino, Alberto Di Girolamo, responsabile della sanità pubblica a Marsala, potrebbe impegnarsi non solo con il cuore ma con tutto gli organi che spesso necessitano di cure.
PER UNA LUCIA BORSELLINO CHE VA UN BALDO GUCCIARDI CHE VIENE…
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