Inizio Settimana caratterizzato dalle recenti dichiarazioni del presidente Bonafede e dal Direttore Gen. Gerardi, rilasciate durante la trasmissione sportiva andata in onda su Radio Azzurra Marsala.
Il presidente Bonafede non ci sta e si scaglia contro la squadra accusandola di non sudare la maglia: “Contro la Leonfortese si poteva vincere, bastava osare di più e invece ci siamo accontentati del punto. Cosi non va bene, adesso verrà adottato il pugno duro! Nessuno vedrà casa da qui alla fine del campionato. La società sta facendo immani sacrifici per mantenere la categoria e io non ci sto!”
Meno grintoso del solito il Direttore Generale Matteo Gerardi. La sua analisi è stata questa volta dai toni molto distesi. Cosa a cui non eravamo di certo abituati. Ecco in sintesi il suo commento sul momento degli azzurri: “Il punto di Leonforte è positivo, non perdiamo da quattro settimane, anche se abbiamo totalizzato solo pareggi. Le nostre recriminazioni partono da ben più lontano e cioè dalle mancate vittorie in casa contro Gragnano e Reggio per esempio. Dalle prestazioni opache contro squadre da battere assolutamente come Palmese e Gelbison. Adesso sicuramente parleremmo di ben altro. La gente critica con troppa facilità, è comodo farlo senza capire i nostri sforzi. A questo proposito voglio annunciare dai vostri microfoni che in caso di retrocessione lascerò la società. In caso di salvezza, presumo di lasciarla ugualmente al 90%. Concludo dicendo che la matematica ancora ci da speranza e io credo alla salvezza diretta. Il rende ci deve essere da esempio“.
Le dichiarazione di entrambi sono il frutto di una stagione tormentata, dal feeling interrotto bruscamente con la tifoseria dopo la decisione di stravolgere l’organico a dicembre (per motivi di natura economica) e dalle mancate vittorie interne da gennaio ad oggi.
L’attuale organico è formato da calciatori di categoria, ma secondo il nostro avviso manca di uomini con determinate caratteristiche. A questa squadra, oltre ad un adeguato carattere, una nota dolente rilevata anche dalla stessa società e staff tecnico a più riprese, manca la profondità e il cinismo sotto porta di Gallon, diventato uno dei tanti a Siracusa, manca la capacità di saper difendere e di offendere segnando gol pesanti di Forgione, manca la duttilità di Genesio, pronto ad entrare a partita in corso per dare equilibrio all’assetto tattico del mister. Questi discorsi ormai non fanno altro che farci rammaricare ancor di più, vista la deficitaria posizione di classifica e il rischio di perdere la categoria (nel girone di ritorno ottenuti soltanto 13 punti).
Adesso non è il momento di abbattersi, arriva la Cavese, non ci sarà ingresso libero ne tanto meno un biglietto dal costo stracciato (come da noi auspicato), non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, speriamo però in campo di vedere un altro Marsala…