E’ stato ermetico e chiaro, Silvio Iozzia, attuale DG del Paceco calcio, durante una intervista, rilasciata al Giornale di Sicilia del 13 aprile 2017: “Stiamo lavorando per allargare la società per poter disputare un campionato di D non da comparsa, continueremo a far calcio a Paceco. Per quanto riguarda il possibile trasferimento del titolo in altre città, lo smentisco categoricamente. Soprattutto di eventuali trattative con Marsala. Si tratta solo di chiacchiere da Bar, non abbiamo ricevuto alcuna vera richiesta in tal senso“.
Peccato che Silvio Iozzia, appena una settimana fà, era di altro avviso, ecco cosa dichiarato il 7 aprile, durante la trasmissione sportiva “Sport in TV”, andata in onda su TeleVallo: “Come ex giocatore azzurro auspico che gli imprenditori di Marsala si coalizzino affinchè venga allestita una società che possa in un paio di anni raggiungere il professionismo, perchè Marsala non può continuare a giocare con società, senza offesa, come Custonaci, Dattilo e Paceco stesso. Il Marsala è un’altra cosa. Io mi candido alla conduzione di questa nuova possibile società“.
Il dietrofront di Iozzia è chiaro. Gli incontri con due gruppi che vogliono ritornare a far calcio a Marsala ci sono stati. Purtroppo però, in terra lilibetana si teme che partire subito con la serie D possa essere pericoloso e quindi sono state solo “trattative interlocutorie”, semplici approcci. Ci vogliono importanti capitali per giocare un campionato tranquillo nella quarta serie nazionale e ripetere il campionato di due anni fà, per il Marsala, con lo smatellamento dicembrino sarebbe delittuoso.
Auguriamo alla squadra cara al presidente Marino di ben figurare nel prossimo campionato, ormai la vittoria appare ad un passo, Gela e Nissa non sembrano avversari che possano impedire questo sogno.
Esistono due gruppi marsalesi che vogliono dare continuità al calcio, forse tre, visto che appare certa la scomparsa del Marsala 1912. Uno annoverà due importanti aziende locali, l’altro, è farcito da tanti liberi professionisti (dottori, avvocati, forse un notaio, qualche uomo politico) e non conosciamo eventuali aziende che lo supportino. Entrambi però sembrano in una fase ancora troppo embrionale per sperare di riportare il calcio che conta a Marsala, che ormai manca da quasi vent’anni. L’auspicio, comunque, è che non si ripetino i teatrini targati “estate 2016″…