Marsala calcio tra passato, presente e fututo. Ecco il pensiero del DS Cosimo Tumbarello

Con le sorti del Marsala 1912 ormai quasi certe e con tanta incertezza sul futuro del calcio marsalese, abbiamo intervistato il DS Cosimo Tumbarello, ripercorrendo le tappe fondamentali del declino del calcio lilibetano, partendo dalla stagione della “doppietta” 2014/15 che avveva illuso un pò tutti.

Che peccato che il Marsala 1912 sembri in procinto di scomparire. Eppure sotto la tua gestione in qualità di Direttore Sportivo aveva raggiunto un’ottima reputazione per i risultati conseguiti?

“Eh già, peccato si! Purtroppo il modo di fare calcio per come si è sempre voluto fare a Marsala non può che ridurci ad una fine misera. Ricordo che quando abbiamo vinto il campionato di Eccellenza e la Coppa Italia Regionale si ereno gettate le basi sportive per divenire una bella realtà, ma poi interessi diversi ed intromissioni di terze persone hanno fatto saltare gli equilibri gia molto fragili tra Vinci e Gerardi.  È stucchevole che una città di 90mila abitanti, la quinta città della Sicilia, che ha sempre fatto parlare di sé in giro per il mondo per le sue eccellenze dai vini ai prodotti agricoli e caseari e nel calcio, oltre che per la sua centenaria storia, anche per alcuni calciatori di fama mondiale, come Materazzi ed Evrà, che hanno indossato la maglia azzurra del Marsala 1912, sia rimasta ostaggio di piccoli interessi di bottega sopprimendo è soffocando lo sfogo è la passione degli sportivi”.

Che idea ti sei fatto da un punto di vista dirigenziale ma anche umano/comportamentale dell’imprenditore Vinci e dell’ex DG Gerardi?

“Mah, che dire… dal punto di vista umano brave persone, sulla visione gestionale della società si sono dimiostrati diversi. Gerardi vive di calcio ed attraverso il calcio cerca di guadagnare. Vinci, essendo un imprenditore abituato ad avere un ruolo da Leader nella sua azienda è uno che vuole mettere il “cappello” su tutto. Certo, fare il Presidente e non essere proprietario ed essere chiamato in causa principalmente per adempiere a situazioni di tipo economico è un pò anomalo e viceversa essere proprietario e non potere avere una disponibilità economica adeguata portava ad avere spesso attriti tra i due”.
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Molti dei soci del Marsala 1912, anche grazie alle dichiarazioni estive di uno di loro, Pino Occhipinti, da diversi anni si sono defilati. Di fatto la gestione societaria è stata nelle mani dei Gerardi. Secondo il tuo parere, che tipo di gestione è stata e come si possono giustificare tutti questi debiti con l’erario, dichiarati apertamente da Occhipinti prima e Vinci dopo?

“Gerardi nel bene e nel male è stato colui che negli ultimi anni insieme ad Occhipinti e gli altri hanno gestito il Marsala 1912. Alla luce dei fatti e delle dichiarazioni pubbliche di Occhipinti ovviamente non possiamo dire che è stata una gestione lineare e trasparente, ma tutto questo non esula da responsabilità tutti gli altri soci, in quanto disinteressandosi, a mio modo di vedere, hanno favorito il declino siocietario. Tantevvero che oggi questa gloriosa società non vale nulla perchè per ammissione dello stesso Occhipinti è in una situazione debitoria cronica. Questo status ovviamente non stuzzica l’appetito di nessun imprenditore sano a rilevarla in toto, in quanto sarebbe una operazione suicida ed anti imprenditoriale, dunque, a distanza di  4 anni, gli attuali soci si ritrovano ad avere una scatola vuota, anzi piena di debiti senza nessun valore economico, ma solo passività alle quali qualcuno credo che nel tempo dovrà renderne conto a chi di dovere“.

Vinci, negli ultimi due anni, è stato ad un passo dal rilevare il Paceco, poi una breve esperienza ad Alcamo, infine, amministratore del Marsala 1912, in questa nefasta stagione. Cosa ne pensi?
Vinci, a mio modo di vedere, preso dallo spirito di rivalsa con questo comportamento per certi versi “instabile” credo che abbia indebolito quella credibilità che si è conquistato quando è stato presidente del Marsala, fermo restando che è stato un presidente che grazie alla struttura che lo circondava ha vinto e aveva fatto parlare di sè, in modo positivo, nel panorama calcistico regionale. Sulla sua esperienza ultima, da Amministratore del Marsala, non credo che abbia fatto meglio di Occhipinti. Ha commesso un errore gravissimo di inesperinza o forse di presunzione. Io sono stato al suo fianco facendolo incontrare molte volte anche con Il sindaco. Ad un certo punto quando il mercato dei trasferimenti di dicembre stava per chiudersi, gli ho consigliato di lasciare perdere tutto in quanto a mercato chiuso non vi era possibità anche attingendo al mercato degli svincolati di salvare la categoria. Aggiungo che eravamo tutti a conoscenza che anche salvando la categoria a fine stagione bisognava chiudere bottega per la vicessitudini societarie diverse da quelle sportive che tutti sappiamo. Lui ha preferito portare avanti la sua idea in quanto da quello che mi ha riferito aveva avuto rassicurazione dall’allenatore che avrebbe fatto arrivare giocatori di categoria pronti a sposare la causa ed ha forzato il percorso di per sè già tortuoso e come ebbi più volte a dire probabilmente compromesso e segnato”.
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Adesso parliamo di futuro. Ci sono due cordate, forse tre, interessate a far ripartire il calcio. Quella di Vinci con alcune aziende marsalesi alle spalle e quella dell’avv Milazzo, composta da liberi professionisti (avvocati, medici e notai) uomini politici in attività e forse esponenti di vecchie gestioni del Marsala 1912. Dell’eventuale terzo gruppo non si hanno molte notizie. Che futuro prevedi per il calcio marsalese?
“Onestamente sulle intenzioni di Vinci di fare calcio o meno non ne so parlare. E da circa due mesi che cerco di contattarlo ma non riesco a rintracciarlo, forse si trova all’Estero o magari gli si sarà smemorizzato il mio numero dalla ribrica… . o magari starà progettando qualcosa dove non sono parte attiva io e ha difficoltà a dirmelo avendo la consapevolezza che la sua popolarità nel calcio la deve a me che l’ho catapultato in questo mondo per lui sconosciuto. Qualunque saranno le sue scelte rimane per me un amico ed un presidente che mi ha corrisposto fino all’ultimo centesimo per il mio operato in seno al Marsala 1912 cosa che non è accaduta nella gestione antecedente a Vinci. Sull’avvocato Milazzo posso racconare che la scorsa settimana sono stato convocato nel suo Studio alla presenza di persone molto rappresentative della nostra citta. il motivo della convocazione che mi è stato riferito è che alcuni clienti che l’Avvocato Milazzo rappresenta hanno chiesto la mia presenza ed un contributo di idee. Ovviamente abbiamo parlato di calcio… quello che accadrà da qui a breve o in avanti non lo so. Posso solo dire che se a Marsala c’è la volonta di fare calcio in sinergia con l’Amministazione comunale, a mio avviso imprescindibile, non perche debba foraggiare la società ma perchè la si rappresenta in giro ed in modo diverso dal passato, comunque sono disponibile a dare il mio contributo nel rispetto dei ruoli”.

 

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