Nella sede centrale dell’istituto è stato realizzato un presepe ampio oltre quattro metri quadri: sarà visitabile fino al 2 febbraio
Bottiglie di succo di frutta, vecchie palline, spezzoni di stoffa, ma anche perline, paillettes e poi pietruzze, cartoni, legnetti e tanto altro materiale di risulta che, sapientemente assemblato, è diventato un grande presepe. È questo il prodotto del progetto “Inclusione” messo in atto dalla scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “S. Pellegrino” di Marsala presieduto dalla dirigente scolastica Nicoletta Drago. Il progetto, coordinato dai professori Giuseppe Occhipinti Anna Titone e Cinzia Marrone, ha visto impegnato anche l’assistente Ignazio Monaco. La professoressa Nuccia Gulino invece ha guidato i suoi studenti nella realizzazione dei decori dell’albero di Natale. Per diverse settimane nel laboratorio artistico dell’istituto di dieci alunni hanno lavorato mettendo insieme creatività, rispetto per l’ambiente, tradizione e soprattutto il valore pedagogico e formativo dell’inclusione per la costruzione di un prodotto che ha anche abbellito notevolmente l’interno dell’edificio scolastico. “Non si tratta solo di un addobbo natalizio – ha chiarito la dirigente Nicoletta Drago – ma di un percorso formativo finalizzato all’acquisizione di competenze specifiche, ma soprattutto puntato alla realizzazione dell’inclusione degli studenti che, attraverso attività manuali e laboratoriali sono diventati non solo autori della propria formazione, che in casi come questo, coincide con il saper fare, ma hanno anche avuto il pregio di offrire un contributo artistico nel segno della bellezza. Se poi si pensa al messaggio del presepe: la nascita di Dio in un contesto di difficoltà materiali, possiamo dire che questo lavoro rappresenta metaforicamente la possibilità, per ogni alunno, di poter formare non solo il proprio apprendimento, ma anche di forgiare, con le proprie mani e il proprio ingegno, tutto il suo futuro”. L’esito è stato un lavoro raffigurante un paesaggio naturale dove le ambientazioni raccontano la vita quotidiana del tempo e dove le viuzze di terra battuta e ciottoli portano alla grotta dove è nato il bambin Gesù. “Per dare a tutti la possibilità di vedere il presepe – ha aggiunto la preside – lo stesso rimarrà esposto fino al prossimo 2 febbraio. L’idea è che la scuola venga considerata centro di aggregazione e punto di riferimento per tutto il territorio”.