“Ogni partita, tra le dodici che restano ancora da disputare, dovrà essere affrontata come se fosse una finale“. Sono queste le parole, che non lasciano spazio a equivoci, pronunciate più volte in questi giorni dal presidente Massimo Alloro. Parole che sintetizzano il peculiare momento della Sigel Marsala, che ha visto allungarsi fino a sei punti il divario dal terz’ultimo posto. Vale a dire da quel piazzamento che a fine campionato varrà la salvezza. Tutto questo quando ormai bussa alle porte la gara interna contro la Fenera Chieri, compagine che divide il terzo posto in graduatoria con Cuneo. Ad appena due distanze dalla coppia di testa, formata da Mondovì e San Giovanni in Marignano. La posizione in classifica della squadra di Luca Secchi non è di quelle che lascia dormire sonni tranquilli a chi, via via, si trova ad affrontarla. Ma a confortare la Sigel e i suoi tifosi sono un paio di prestazioni casalinghe disputate da Agostinetto e compagne. Le partite contro UBI Banca e Battistelli, seppur finite entrambe con una sconfitta, hanno dimostrato come la Sigel sia capace di reggere il confronto con squadre che la graduatoria gratifica sostanzialmente. Vale a dire: niente deve assolutamente precludere qualunque possibilità. La compagine piemontese arriva dalla sconfitta interna patita al tie-break proprio ad opera di Mondovì. Al termine di un match lungo e appassionante, la prossima avversaria delle azzurre ha dovuto soccombere nei confronti dell’attuale capolista. I parziali dell’incontro (25-23, 21-25, 26-28, 25-17, 9-15) stanno a testimoniare la tensione che ha sorretto la gara fino all’ultimo pallone. Con la solita Giulia Angelina a fare la parte del leone – ben 23 punti realizzati – seguita a ruota da Costanza Manfredini, che di punti ne ha realizzati 17. Nella gara d’andata le azzurre vennero sconfitte in maniera abbastanza netta, riuscendo a impensierire le avversarie solo nel secondo set. Che la Fenera si aggiudicò ai vantaggi (28-26). La prima e la terza frazione ebbero poca storia, con i parziali che recitarono gli impietosi 25-14 e 25-19. Intanto, con la partenza di Angela Gabbiadini, il roster a disposizione di Campisi si è ridotto a undici unità. Si conta sulla crescita dell’italo-americana Rebecca Perry, che dovrà imprimere quell’accelerazione necessaria al salto di qualità. Ma si conta soprattutto su un motore “costretto” ormai a raggiungere in tempi ristrettissimi i pieni giri capaci di lanciare una volata salvezza su una pista sempre più corta. Ad arbitrare il delicatissimo match, che avrà inizio domenica pomeriggio alle 17 al PalaBellina, sono stati chiamati i signori Stefano Caretti e Davide Morgillo.
Volley. Alloro: “Ogni partita, tra le dodici che restano ancora da disputare, dovrà essere affrontata come se fosse una finale”
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