A quasi due settimane dall’introduzione dell’obbligo del POS per liberi professionisti e commercianti, poco o niente pare essere cambiato. Introdotta per tracciare i flussi di denaro e contrastare l’evasione fiscale, la normativa prevede che tutti gli importi superiori ai 30 euro possano essere pagati tramite carta di credito o bancomat. Sono ancora tanti i negozianti e gli artigiani che nonostante l’entrata in vigore del decreto non si sono ancora adeguati e risultano tutt’oggi sprovvisti di POS. Molti per protesta nei confronti di un provvedimento che giudicano come un regalo agli istituti di credito, molti altri perché non è prevista alcuna sanzione per chi non rispetta la normativa. Intanto Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico ha convocato un incontro con le banche per il prossimo 16 luglio per tentare di ridurre il costo delle commissioni per il pagamento con il POS e pensare successivamente ad eventuali sanzioni per chi rifiuta di essere pagato con moneta elettronica a partire da 30 euro. “Va bene la trasparenza nei pagamenti ma tutto questo non si traduca in ulteriori costi per le aziende già debilitate da una crisi paurosa”, così il segretario provinciale della Confartigianato Imprese Trapani, Francesco La Francesca aveva commentato l’introduzione dell’obbligo del POS.
OBBLIGO DEL POS PER PAGAMENTI A PARTIRE DA 30 EURO
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