Giro di vite sulla pesca illegale nelle acque dello Stagnone: la Guardia Costiera sequestra 24 nasse

Ieri pomeriggio, nelle acque dello Stagnone e precisamente nei pressi dell’Isola di Santa Maria, i militari della Guardia Costiera di Marsala, guidati dal Tenente di Vascello Nicola Pontillo, hanno proceduto al sequestro di due filari di nasse, rispettivamente di 11 e 13 pezzi ciascuno, calati irregolarmente.
Le illegalità riscontrate riguardano sia il numero di attrezzi calati, che il segnalamento non conforme a quanto prescritto dalla normativa vigente.
E’ ormai dalla seconda metà di luglio che l’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala ha dedicato un mezzo in via esclusiva al pattugliamento delle acque dello Stagnone. Dopo una prima fase di indagine dei principali luoghi presi d’assalto dai pescatori abusivi, che in barba a tutte le norme di tutela che salvaguardano il pregiato sito facente parte del circuito Natura 2000 continuano e battere regolarmente la zona con attrezzi non autorizzati, arrivano i primi risultati. L’accuratezza delle indagini esperite ha permesso altresì l’estrazione delle nasse, peraltro di tipo scarsamente selettivo, prima che potessero catturare alcun esemplare, azzerando il danno all’ecosistema marino.
L’attività sortisce dal rafforzamento dello strumento di tutela ambientale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera che ne testimonia la forte sensibilità per le tematiche ambientali e per le proprie attribuzioni nel settore.
Le operazioni proseguiranno in maniera serrata per tutta la fine del periodo estivo, ma non si esclude che possano protrarsi anche in autunno.
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