IN QUESTO MODO MARSALA NON POTRÀ MAI CRESCERE

Il dibattito in Consiglio Comunale a volte ha assunto toni accesi a cui, con il massimo garbo ed educazione, non si è sottratta, per far valere le proprie idee, la consigliera Linda Licari, la quale ha mostrato tutto il suo disappunto soprattutto per alcuni emendamenti che penalizzano, al suo dire,  la promozione turistica della nostra città. Abbiamo deciso, dunque, di intervistarla, per capire meglio il suo pensiero e l’azione politica che sta mettendo in atto.

Iniziamo parlando  dell’aero-porto, un tema molto caro ai cittadini marsalesi e non solo. Come si sta affrontando questa latente crisi dell’aeroporto  V. Florio?

“La discussione del bilancio e di tutti gli atti propedeutici ha fatto emergere una brutta pagina della politica marsalese. In consiglio comunale si è creata una maggioranza trasversale che ha in comune solo la condivisione di alcuni emendamenti al bilancio e una volontà di ritardarne l’approvazione, producendo un unico irreparabile danno verso il miglioramento dei servizi e lo    sviluppo della città. Tutto si rallenta, i lavori pubblici, la programmazione delle attività culturali e sociali, le assunzioni e il conseguente funzionamento degli uffici pubblici.

Le scelte di alcuni consiglieri di presentare e approvare gli emendamenti che hanno prelevato dei fondi al capitolo destinato al co-marketing e quindi alla promozione turistica hanno creato un danno enorme al comparto, la cosa più grave è che c’è stata una “forzatura” del Presidente del consiglio nel voler mettere in votazione degli emendamenti che avevano ricevuto un parere negativo tecnico e contabile. E’ stata chiara volontà della giunta di inserire somme per il settore, non avrei mai pensato che in consiglio potesse prevalere la volontà di azzerare il fondo.

Durante le sedute di discussione del documento programmatico ci si è “riempiti la bocca” di mancata programmazione su turismo, cultura, sociale e poi in concreto si dà precedenza a finanziare piccole cose che lasciano pensare ad una visione miope, poca lungimiranza e conquista solo di piccole cose. Se si rischia? certo! Il capitolo per gli anni 2019 e 2020 per volontà di questi consiglieri è stato azzerato. E a conferma di questa volontà distorta c’è anche la bocciatura di un emendamento che ho presentato durante la precedente seduta per il documento di programmazione che prevedeva la promozione del territorio attraverso pubblicità, comunicazione e video-trailer. Ho chiesto all’amministrazione di reinserire le somme tolte dai consiglieri. Tutto il nostro territorio va promosso e merita di avere i dovuti investimenti, così com’era già indirizzo politico dell’am-ministrazione”.

Com’è il dialogo in consiglio sulla base dei recenti litigi che l’hanno anche coinvolta?

La morfologia politica del  consiglio è cambiata già da tempo. I gruppi politici sono totalmente diversi, ognuno vota secondo il proprio pensiero e questo bilancio lo ha dimostrato. I ruoli istituzionali assunti tre anni fa non possono più rappresentare garanzia di regolare svolgimento dei lavori. Il Presidente e il vice presidente del consiglio sono stati eletti da una maggioranza che in consiglio non esiste più e se vogliono fare opposizione al Sindaco è giusto mettere in discussione le proprie cariche, farsi eleggere dalla “loro” nuova maggioranza che gli consente di votare atti contro l’am-ministrazione, ritardare il bilancio, e portare avanti il loro indirizzo politico.

 Al momento una cosa si è evidenziata ed è sotto gli occhi di tutti, la mancanza del rispetto delle regole di un luogo istituzionale deputato alla condivisione e al confronto tra le parti rappresentative della politica e la mancanza di rispetto di ognuno della dignità di ogni persona. Toni accesi e fuori da ogni principio di democrazia, irrispettosi e tendenti all’inti-midazione verso chi vuole esprimere e difendere il proprio punto di vista.

Al momento manca una guida super partes, un garante dei diritti e doveri di tutti i consiglieri. Tutto ciò si amplifica in vista dell’avvicinarsi di nuove elezioni e di nuovi progetti politici per il futuro dei singoli, lontani da progetti di sviluppo per la città”.

Sussistono i presupposti per far diventare la città di Marsala al passo con i tempi, potendola finalmente definire europea?

“Per far crescere il nostro territorio occorre lavorare con professionalità competenti, volontari, appassionati di politica, quella vista come partecipazione attiva che vada incontro alle esigenze di tutta la collettività.  La mia generazione ha vissuto ed ha subito gli effetti negativi di diversi governi, molti quarantenni vivono e spendono le loro competenze all’estero o al nord, giovani laureati che non hanno utilizzato nessun “bonus politico” o meglio “raccomandazione” del politico di turno. Anche oggi molti giovani scelgono di partire perché la nostra TERRA cresce lentamente,  i fondi europei non vengono utilizzati perché dalla Regione Sicilia si rinvia, si rallenta e per conseguenza vengono rimandati indietro. Una classe dirigente incompetente e una politica che lavora solo per conquistare piccole cose e non per portare avanti progetti a lungo termine, ciò non può che far ritardare i tempi per la formazione di una città Europea. La mia città la vorrei confrontare con Copenaghen e pensare alle grandi opere!”

In Consiglio si è opposta con tenacia a una situazione che definisce ingiusta per le sorti della promozione turistica della città…   “Ho detto NO agli emendamenti di alcuni consiglieri che tolgono alla promozione turistica per finanziare il Palazzo della Politica e tante piccole cose che potrebbero esser finanziate con altri capitoli. Ma soprattutto sono contraria alla politica che mira a conquistare i consensi di qualche associazione sportiva, togliendo alle politiche del turismo.

La politica della casta non mi appartiene, a Palazzo VII APRILE ho sempre lavorato con il mio computer, uso la mia rete wi-fi, non ho segretari che lavorano per me, non ho stanze personali a disposizione e questo vale per molti altri consiglieri.

Il nostro fare politica deve  appassionare la città, deve coinvolgere e far partecipare alla  Politica che non può rimanere per pochi, sempre gli stessi da anni che non solo non risolvono i problemi, ma spesso ostruiscono i progetti futuri e chi vuol FARE!”

 

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