“About Penny” è una storia scritta dalla giovane Vita Catanzaro in cui affronta tematiche sociali molto importanti

La Sicilia, in sé per sé, ha bisogno di essere vista sotto un’altra luce. Spesso molti lungometraggi o serie tv ambientate nella medesima vengono associati ad un cancro inerente ad essa: la mafia. Non ho potuto fare a meno di notare ciò. Ma la Sicilia non è solo questo. L’isola più grande del Mediterraneo è abbellita da certi posti, talmente paradisiaci, che spingono le persone a volerci tornare sempre! Nel mio paese, Campobello di Mazara, e nelle sue frazioni balneari, Tre-fontane e Torretta Granitola, io vedo quasi ogni giorno degli spettacoli che solo la natura è capace di fare! Senza filtri, la natura ogni giorno mi dimostra che vince sempre. Allora pensai: perché non condividere le emozioni che mi trasmette la mia terra con gli altri? E così, timidamente e allo stesso tempo coraggiosamente, presi una decisione che avrebbe dato più luce anche alla mia anima: ambienterò una delle mie storie qui, a casa mia. E così nacque “About Penny”. È stata mia premura trattare delle tematiche sociali molto importanti, tra cui il bullismo e la disabilità. Nulla avrei potuto fare senza la preziosa collaborazione dei miei genitori, sempre vogliosi di aiutarmi e fiduciosi nelle mie possibili capacità, e del regista e attore Michele Li Volsi, una di quelle rare persone umili e oneste che si ha la fortuna di incontrare in questo settore. Sto imparando molto da lui, sia artisticamente che moralmente. Clara Daidone, insieme a Michele, hanno curato la regia, realizzando delle vere e proprie magie. Mi son commossa più volte nel vederli lavorare insieme. Io ho scritto la sceneggiatura e ho recitato nei panni della protagonista, Penny. Ma è stato grazie anche all’impegno e alla dedizione di tutto il cast che questo progetto abbia avuto il suo senso. Inizio con Antonia Nizza, attrice. Nicoletta Guastella, attrice. Ignazio Amato, attore. Giampaolo Patti, fotografo e tecnico dell’audio e Donato Bologna, attore. Siamo stati una vera e propria famiglia. Ognuno di loro ha dato sé stesso, ci hanno creduto fino all’ultimo. Sono molto fiera. Sono fiera di tutto ciò che abbiamo fatto insieme, di tutto ciò che abbiamo imparato. Ringrazio, naturalmente, il comune di Campobello di Mazara per il gratuito patrocinio concedutoci. Noi ce l’abbiamo messa tutta.