“La manovra del Governo nazionale non pensa allo sviluppo e al lavoro. A Trapani cresce la disoccupazione e se non si programmano nell’immediato interventi concreti che creino condizioni di lavoro e consentano la realizzazione di infrastrutture, la provincia non potrà uscire dalla crisi”.
Lo dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani Filippo Cutrona, Leonardo La Piana ed Eugenio Tumbarello in occasione dell’attivo unitario sulle priorità dei sindacati confederali per la Legge di bilancio 2019, che si è svolto stamattina alla Camera di Commercio.
“Cgil, Cisl e Uil – spiegano i tre segretari – chiedono al Governo un progetto di sviluppo per il Mezzogiorno che parta dal lavoro, che abbia al suo interno le grandi opere e la messa in sicurezza dell’esistente, un piano di assunzioni straordinario nella Pubblica Amministrazione per stabilizzare i precari ma anche per creare occasioni di lavoro per tanti giovani e meno giovani disoccupati, l’immediato avvio dei cantieri per le opere già programmate, investimenti e un fisco più equo per incentivare le imprese”.
“La provincia di Trapani – proseguono – ha tassi di disoccupazione altissimi con punte preoccupanti per quella giovanile e femminile, non si intravede per queste persone alcuna idea di futuro e non potrà essere il tanto decantato reddito di cittadinanza a dare risposte, per noi resta un elemento di assistenza che non è quello che serve a realtà come quella siciliana e più nello specifico a quella trapanese”.
Ai lavori odierni hanno partecipato, tra gli altri, il segretario regionale Uil Sicilia Claudio Barone, il segretario regionale Cisl Sicilia Giorgio Tessitore, il segretario regionale Cgil Sicilia Saverio Piccione.
“E’ fondamentale – afferma Roberto Ghiselli – che il Governo nazionale avvii un confronto con i sindacati per rimediare al caos che si sta generando attorno ai temi del lavoro, delle pensioni e dello sviluppo del Paese. Solo attraverso un proficuo confronto si potranno valutare i diversi aspetti di una riforma che superi i problemi esistenti e l’attuabilità delle proposte inserite nella Legge di bilancio considerate le relative ricadute gli italiani”.