DIFESA AD OLTRANZA DALLA TRIVELLAZIONE DEI NOSTRI MARI

Il programma Sblocca Italia, prevede anche ciò che si temeva e cioè le trivelle che interverranno in uno degli ultimi paradisi del Mediterraneo: il mare delle Egadi.
Adesso diverse organizzazioni e formazioni politiche stanno annunciando una difesa ad oltranza dei mari di Sicilia dalle famigerate trivellazioni petrolifere.
Il M5S ha analizzato il decreto di Renzi rilevando che “cancella il divieto di ricerca di idrocarburi nel golfo di Napoli, di Salerno e nelle Isole Egadi”.
Ancora il caso delle trivelle nelle Egadi rappresenta una eventualità, i grillini hanno già preparato un programma di difesa di quella che viene considerata una vera e propria battaglia per impedire tale scempio, emendando a livello nazionale il testo di conversione del decreto e mettendo in cantiere a livello regionale mozioni ed altri atti parlamentari’.
“Con un colpo di spugna – afferma il presidente della commissione Ambiente dell’Ars Giampiero Trizzino – il Governo Renzi mette via una legge che proteggeva le coste che rappresentano il fiore all’occhiello della Sicilia e rischia di dare il via alle trivelle.
E’ raccapricciante che si possa pensare ad una eventualità così sconcertante.
Mi limito soltanto a ricordare che nelle Egadi sorge la più grande area marina protetta d’Europa.”
Lo scorso anno sono scesi in campo Giuseppe Pagoto di Favignana e il consigliere comunale d’opposizione, Concetta Spataro, che sono stati ascoltati dalla commissione ambiente del Senato dove hanno ribadito il no alle trivellazioni e qualsiasi forma di ricerca di petrolio nel mare mediterraneo ancora limpido e pulito:

“Il rischio più concreto – dice oggi Spataro – è che si possa agire in acque internazionali e quindi con autorizzazioni concesse da altri Governi, ma si tratta certamente di aree piuttosto prossime a quelle siciliane ed in particolare di Pantelleria”.
Intanto gli attivisti delle Egadi stanno lanciando una petizione on line e si stanno mobilitando assieme a quelli di Pantelleria per cercare di correre ai ripari.
Un’azione analoga, ma per un altro splendido tratto di mare siciliano, la sta conducendo l’Anci Sicilia che è capofila nel ricorso al TAR (depositato il mese scorso) contro il progetto di off-shore Ibleo, ed ha patrocinato l’iniziativa che si svolgerà domani sulla piena sintonia con i comuni interessati, ovvero Gela, Butera, Licata, Agrigento, Palma di Montechiaro, Acate, Vittoria, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli”, ha detto il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, Leoluca Orlando, commentando i numerosi eventi contro le trivellazioni che, in questi giorni si potrebbero svolgere a Licata anche in vista della nascita di un vero e proprio coordinamento sul territorio siciliano, volto a coinvolgere tutti i comuni interessati.

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