Allarme occupazionale anche nell’ambito dei distributori di carburante. Negli ultimi anni, infatti, stanno imperversando i cosiddetti “self-service”, con il serio rischio di assistere nei prossimi anni alla perdita di migliaia di posti di lavoro.
Secondo uno studio di “Nomisma” in Italia le pompe di benzina sono troppe e distribuite in modo disordinato ed inefficiente.
Ma nel nostro paese al crollo del prezzo del petrolio non corrisponde un’adeguata riduzione del costo di un litro di benzina.
I sefl-service risultano essere più comodi, fanno risparmiare qualche centesimo a litro di benzina che di questi tempi incidono sul bilancio di una famiglia, ma ciò cosa comporta?
Senza dubbio alla perdita di numerosi posti di lavoro che già in Italia non sono cospicui, togliendo la possibilità ad un padre, un marito di continuare a garantire una stabilità economica alla propria famiglia.
Così, va pian piano scomparendo il mestiere del benzinaio, che diventando sempre meno popolare, rischia di estinguersi.
CECILIA CATALANO