Giunge puntuale la nota del movimento 5 stelle in merito alla autosospensione dal partito democratico del consigliere comunale di Marsala, Vito Cimiotta.
Lo stesso consigliere nelle giornate precedenti è stato raggiunto da un atto di citazione diretta a giudizio con l’accusa di voto di scambio.
Pare che il consigliere alle amministrative del maggio 2015 avesse promesso un posto di lavoro a 2 disoccupati in cambio del voto personale e al sindaco Di Girolamo, persona estranea ai fatti.
La prima udienza è stata fissata per la data dell’undici aprile innanzi al Tribunale di Marsala.
Duro l’atto di accusa dei grillini arrivato in data odierna.
I pentastellati chiedono le dimissioni del consigliere poiché reputano inaccettabile che il pd faccia delle regole della morale due pesi e due misure.
Non è certamente con la autosospensione dal pd che il partito si ripulisce , continuano i grillini, e poiché il consigliere ricopre la carica di presidente della commissione bilancio, la più importante in chiave amministrativa dalla quale passano al vaglio tutti i provvedimenti in tema economico, resta inaccettabile che tutto passi in sordina. Per questa ragione il M5S chiede le dimissioni da presidente della commissione prima e da consigliere comunale poi.
Se i grillini sono forti nella loro ragione morale, non facendo cenno però al rispetto istituzionale che il caso impone, dall’altro lato il pd risulta essere lacunoso e per certi versi imbarazzato tanto da tirarne fuori una nota di formali convenevoli a nome del capogruppo Antonio Vinci, che manifesta solidarietà al collega, speriamo solo di partito.
di Rossana Titone