FAMIGLIE IN CRISI AUMNENTANO I DIVORZI

Secondo i dati Istat nel 2012 in Italia sono stati celebrati 207.138 matrimoni, 2.308 in più rispetto al 2011. Un lieve aumento se si pensa che rispetto al 2010 si registra un calo di 12.870 matrimoni. Gli italiani già da qualche anno non pensano più al matrimonio e preferiscono di gran lunga la convivenza, in aumento infatti sono le coppie di fatto: da circa mezzo milione nel 2007 a 972 mila nel 2010-2011. Un’ ulteriore conferma viene dalle informazioni sulle coppie di fatto con figli: nello scorso anno, un nato su 4 è figlio di genitori non sposati. Ma come mai gli italiani non sognano più di andare all’altare? Molte le motivazioni: Alla base di tutto si pensa possa esserci la grave crisi economica che ha colpito il nostro paese, l’allungamento dei tempi formativi, le difficoltà dei giovani nell’accedere nel mondo del lavoro, le precarietà del lavoro stesso. Diminuiscono i matrimoni e aumentano i divorzi: 88.191 separazioni e 54.160 divorzi. Come mai i matrimoni italiani sono sempre più a rischio rottura? La causa principale di separazioni e divorzi è l’abitudine, l’incapacità di rinnovarsi e trovare nuovi equilibri nella vita coniugale (40%). Seguono le infedeltà coniugali (30%), le ingerenze dei suoceri (20%) e altre cause (10%).
Più del 50% delle infedeltà coniugali sono “tollerate”. Si è elevata, tuttavia l’età media del “traditore” e della “traditrice” (44 anni) e ciò spiega l’aumento dell’età dei separandi e divorziandi . L’età più critica per gli uomini è 60 anni, mentre per le donne 54.

CECILIA CATALANO

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