di Davide Licari – Venerdì 22 settembre si è svolto a Marsala il corteo promosso da viticoltori e cantine sociali del territorio, dalle associazioni di categoria e dai sindacati, che ha visto anche la partecipazione dei sindaci di Marsala, Trapani, Petrosino, Salaparuta e l’intervento conclusivo del Vescovo di Mazara del Vallo, Don Angelo Giurdanella, sul palco posizionato in piazza della Repubblica. I manifestanti denunciano a gran voce i danni subiti dalle colture colpite duramente da un clima impazzito e dal diffondersi della peronospora che ha indebolito le piante, secondo una stima le perdite ammonterebbero a circa il 60% del raccolto, un colpo basso che si somma ai rincari energetici dovuti al conflitto tra Russia Ucraina che potrebbe costringere alla chiusura molte piccole e medie aziende agrarie. Servirebbero ristori in tempi celeri, si parla di una cifra vicina ai 100 milioni di euro per aiutare l’economia locale, basata principalmente sull’agricoltura, a rimettersi in piedi: molti agricoltori infatti denunciano che al termine della vendemmia dovranno scegliere se investire i pochi guadagni nella cura dei terreni in vista della nuova stagione o rinunciare per mantenere le famiglie. Chiedono aiuto alla politica regionale e nazionale, perché la provincia di Trapani tutt’ora è la più vitata d’Italia, e le incertezze per il futuro non lasciano filtrare ottimismo. Qui di seguito l’intervista a Davide Piccione, portavoce dell’associazione I Guardiani del Territorio, e l’intervento del Vescovo di Mazara del Vallo.
Il Vescovo di Mazara scende in piazza con i viticoltori, servono 100 milioni!
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