Nello speciale Marsala 1912, andato in onda oggi, dagli studi di Radio Azzurra Marsala, abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’Ex DG Matteo Gerardi, dell’azionista Giuseppe Occhipinti e dell’imprenditore Luigi Vinci.
Premettiamo che al più presto la trasmissione sarà on line, in ogni caso riassumiamo le loro dichiarazioni.
Il primo a parlare è stato il sig. Occhipinti: “Il problema non sono stato io, la realtà è che non c’era la reale volontà di produrre domanda di ripescaggio, la documentazione è rimasta sul mio tavolo senza che nessuno la venisse a prendere. Io non potevo recarmi nello studio dell’Avv. Piazza per ragioni di lavoro, avrei avallato quel foglio, avrebbero comunque potuto fare ugualmente il bonifico in lega. Ricordo a tutti che in cinque anni ho speso sudore e sottatto tempo al mio lavoro e alla mia famiglia”. Poi Luigi Vinci ha fatto rifermimento ad una somma pari a circa 30.000 euro e a quel punto Occhipinti ha replicato: “Non ho peli sulla lingua, ci vogliono quei soldi affinchè io ceda le mie quote, ripeto ho dato tanto al Marsala e in lega ci sono ancora le mie garanzie finanziarie della scorsa stagione e Gerardi sia chiaro, da cosa si è dimesso??? Non faccia capire che lui col Marsala non ha più nulla a che fare perchè non è vero“.
L’ex D.G. Matteo Gerardi: “Io da dimissionario ho fatto di tutto e sostengo che la cordata di Vinci era la più affidabile. Ci ha spiazziato il comportamento del presidente Bonafede che aveva pubblicamente detto che non c’erano problemi e aveva grandi risorse economiche, ma così non è stato. Occhipinti doveva, nonostante i suoi impegni, venire in riunione per firmare quel foglio, è normale che Vinci da buon imprenditore non poteva fidarsi. Vinci ha dimostrato di essere l’unico imprenditore nelle condizioni di rilevare il Marsala 1912“.
Infine, Luigi Vinci: “Il documento redatto dal notaio era chiaro, io davo quella somma in qualità di prestito per produrre la domanda, entro 45 gg. o mi restituivano la somma o mi concedevano il 54% delle quote azionarie, Occhipinti non avrebbe perso il suo 15% perchè l’impegno era quello di racimolare le quote degli azionisti che da qualche anno si sono disinteressati del Marsala 1912, quindi sinceramente non capisco il suo atteggiamento. Ci ha informato che le sue quote, per cederle, costano circa 30 mila euro. Il calcio non finirà a Marsala. Il 1912 ormai è in un limbo, ma io porterò un’altra squadra a Marsala di Eccellenza che poi si chiamerà con il nome della nostra città”.
La registrazione integrale della trasmissione sarà disponibile a breve…