MARSALA 1912: IL SOLITO COPIONE, MA ADESSO BISOGNA CAMBIARE MUSICA…

Da qualche settimana ci stiamo abituando ad un certo tipo di prestazioni e anche di dichiarazioni finali. Giocare in maniera dignitosa e perdere con appena un goal di scarto non sono attenuanti che ci possono condurre verso la salvezza.

La classifica piange nonostante la nostra difesa sia tra le meno battute del campionato. Piange nonostante il nostro centrocampo si dia tanto da fare, anche se spesso in maniera un pò confusa.

Sicuramente non dobbiamo di certo perdere le speranze, pensare di essere retrocessi. Il Marsala nella sua storia ci ha abituato a vittorie di campionato inaspettate e salvezze miracolose. Ci riuscì per esempio il Marsala di Morgia nella stagione 96/97, giunto a Capo Boeo con una squadra penultima e in crisi assoluta di risultati.

La nostra situazione, almeno per ora, è decisamente diversa, ma a mio avviso è stato sopravvalutato il pacchetto offensivo di questa squadra. Gallon è un ottimo attaccante ma da solo fa fatica, Riccobono produce tanto ma non sempre è lucido sotto porta e Convitto, almeno per ora, sembra un lontano parente di quello degli scorsi anni. La mancanza di Testa non può giustificare sicuramente questa situazione.

Al termine di ogni gara, gli allenatori avversari sembrano “recitare lo stesso copione“: “Siamo una squadra giovane, imbottita di under, stiamo facendo bene e temevamo questo Marsala fatto da grossi giocatori – è normale che dopo la rete fatta ci chiudessimo puntando sulle ripartenze“.

Mi auguro che da mercoledì, il mister della Sarnese sia costretto, invece, a dichiarare: “Abbiamo fatto del nostro meglio, sapevamo che questo Marsala fosse molto arrabbiato. Abiamo tenuto bene il campo per i primi venti minuti, ma la supremazia dei padroni di casa è stata schiacciante. Con la mente siamo già al prossimo impegno di campionato“…

Condividi
Aggiungi ai preferiti : permalink.