Marsala 1912, si dimette Antonio Tobia: “disagio e assoluta non condivisione delle scelte societarie operate”

Riceviamo e pubblichiamo, ci siamo permessi, al termine del comunicato, una piccola riflessione:

La mia avventura in seno all’attuale Sport Club Marsala 1912 è ormai giunta al capolinea.
Comunico, pertanto, che con effetto immediato rassegno le mie irrevocabili dimissioni da Responsabile della Comunicazione della Società. Nessun impegno personale né tantomeno professionale alla base di tale decisione, ma, più semplicemente, totale disagio e assoluta non condivisione delle scelte operate in questo ultimo periodo dalla Società.
Nessun  abbandono, sia chiaro. Avrei voluto e potuto  lasciare prima, ho invece atteso il “canonico” 30 giugno per far coincidere  la chiusura del mio consolidato rapporto di collaborazione con la  naturale scadenza della stagione sportiva.
In questi anni ho cercato di offrire, sempre e comunque, la mia fattiva collaborazione, lavorando con onestà e passione, animato dall’amore per la maglia azzurra. Ora, però, è davvero arrivato il momento di dire basta! Ringrazio di vero cuore tutti gli operatori dell’informazione e le testate giornalistiche  che,  pubblicando i comunicati  stampa e le news, mi hanno permesso di dare risalto alle gesta dello Sport Club Marsala 1912.
Seppur  fortemente rammaricato per il fallimento sportivo della passata stagione, sono  soddisfatto del mio operato.  Con la totalità dei “colleghi”, l’eccezione esiste sempre e serve a confermare la regola, ho infatti instaurato un ottimo rapporto personale, oltre che professionale.
E’ per questo che rivolgo a tutti loro, e ad ognuno  in particolare, il mio sentito ringraziamento: Grazie di cuore!
Saluto davvero tutti, nessuno escluso. Spero che il  vessillo dello Sport Club Marsala 1912, così ricco di storia, possa tornare a primeggiare in categorie decisamente più consone alla sua grande tradizione calcistica. Forza Marsala!

Marsala, 01/07/2016 – Cordialmente, Antonio Tobia

Il Marsala 1912 sembra diventato una “bomba ad orologeria”. Il messaggio di Antonio è chiaro ed è l’emblema di una società che rischia veramente grosso.

Il silenzio degli ultimi giorni ci preoccupa e non poco. Il suo addio non è dettato da impegni personali nè tantomeno professionali. Si tratta di una rottura: “totale disagio e assoluta non condivisione delle scelte operate in questo ultimo periodo dalla Società”.

E’ finito un ciclo ma qualcuno ancora stenta a comprenderlo.

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