Marsala: assemblea sul futuro del Giovinetto di Mozia

DAVIDE LICARI – Mercoledì 1 dicembre, alle ore 18.00, si è svolta all’interno della saletta conferenze di Palazzo Fici l’assemblea pubblica convocata dall’avvocato Riccardo Rubino e dal notaio Salvatore Lombardo per discutere della urgente questione del Giovinetto di Mozia, le cui sorti potrebbero prospettare un trasferimento nei prossimi trenta giorni presso la sede del museo Salinas di Palermo, nel quale potrebbe essere esposto nel corso di una mostra tra gennaio e marzo. Presenti gli assessori Coppola e Galfano, il presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano e i consiglieri Alagna e Coppola. Oltre il mondo della politica era presente l’associazionismo, con il WWF, e il sindacalismo, presente la CGIL con Piero Genco. Nel corso dell’assemblea si è discusso del trasferimento della statua attraverso il mare, secondo modalità che rischierebbero di danneggiarla irreparabilmente, dopo i danni già subiti nel corso delle precedenti esposizioni in giro per il mondo.

GIOVINETTO DI MOZIA

Inoltre l’avvocato Rubino ha illustrato la perizia svolta alcuni anni or sono dal Responsabile del Laboratorio Restauro Marmi e Calchi dei Musei Vaticani, il Maestro Guy Devreux, il quale tra le proprie considerazioni ammoniva sui rischi di un ulteriore trasporto del Giovinetto. Dunque il dibattito si orienta sull’opportunità di procedere con il trasferimento del prezioso bene archeologico, in molti tra i presenti si interrogano se il gioco valga la candela, se sia possibile ottenere dei vantaggi per il nostro territorio da questo “sacrificio”, si vocifera persino di uno scambio con un vaso di terracotta mai esposto al Salinas, tuttavia un motivo ci sarà se questo manufatto in esposizione non è stato mai… Eppure sembrerebbe che tutto proceda a spron battuto verso il trasferimento, nonostante le preoccupazioni per le sorti del prezioso manufatto, e dell’economia locale che gravita attorno a quel prodigio dell’arte greca. Le associazioni di categoria hanno già iniziato a calcolare le perdite per i presunti tre mesi di assenza, mentre i contratti con i tour operator che portano i turisti a Mozia sono già firmati, un danno enorme per una realtà che vive di turismo.
È l’ex sindaco di Marsala, Salvatore Lombardo, a chiedere che si organizzi una manifestazione per difendere il Giovinetto, qualcuno mugugna sulla possibilità di attivare una protesta, nel frattempo sul web circola già da qualche giorno una petizione che chiede di rivedere le ragioni di questo trasferimento; l’onorevole Pellegrino annuncia di avere richiesto un’interrogazione presso l’assemblea regionale su questo cruciale argomento, mentre il Consiglio Comunale di Marsala nei giorni scorsi ha firmato una mozione unitaria tra tutti i gruppi di cui si compone. Eppure tutto ciò potrebbe non essere sufficiente se a mancare è proprio la cittadinanza marsalese, l’unica che può fare valere il proprio peso, quello di ottantamila cittadine e cittadini di questa città; solamente la loro discesa nelle piazze potrebbe fare passare con chiarezza il messaggio: che il Giovinetto non si muove da Marsala. Seguiranno sviluppi.

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