Si attende una soluzione alla delicata questione che interessa numerosi Comuni
“Vorremmo capire a chi attribuire questa situazione di stallo che, nel volgere di pochi giorni, potrebbe generare un’emergenza rifiuti in aggiunta allo scontato aggravio di spese. Spero che nelle prossime ore tutto possa avviarsi a soluzione”. È quanto afferma il sindaco Alberto Di Girolamo, preoccupato che non si dia ancora seguito al previsto smaltimento dell’rsu – trattamento finale – prodotto dai comuni dell’SSR “Trapani Nord” (di cui fa parte anche Marsala) nella discarica catanese di Motta Santa Anastasia. Questa, secondo quanto autorizzato dalla Regione, già da ieri avrebbe dovuto accogliere i rifiuti biostabilizzati provenienti dalla discarica trapanese di Borranea, prossima alla chiusura. Ed è qui che, per il secondo giorno consecutivo, i mezzi colmi di rifiuti attendono di scaricare. “Nel frattempo, sottolinea il vicesindaco Agostino Licari, l’accumulo di rsu sui cassoni non potrà reggere per molto tempo ed è quindi fondamentale ridurre al minimo la produzione dello stesso rsu”. Da qui, l’ulteriore invito ai cittadini a fare maggiore attenzione nella differenziazione dei rifiuti, tenuto conto che ciò contribuisce a ridurre ulteriormente le tonnellate di rsu che Marsala confluisce giornalmente in discarica, diminuendo il costo del servizio, con positive ricadute sulla collettività. Oltretutto, questa progressiva riduzione – nel volgere di tre anni – ha consentito alla nostra città di giungere ad una elevata percentuale di raccolta differenziata, passando dal 38% del 2015 al quasi 55% dello scorso aprile. Risultato certificato dalla Regione e riconosciuto con un premio conferito a Marsala per il primo posto assoluto tra i Comuni virtuosi siciliani con più popolazione residente.