Con una sentita partecipazione di studiosi e giovani archeologi e un pubblico attento, arricchito dalla presenza di giovani, giovedì 8 febbraio si è svolto a Marsala, nella prestigiosa sede del Complesso San Pietro, il convegno „Mediterraneo e Mondo Punico‟ promosso dal Centro Internazionale di Studi Fenicio-Punici e Romani per commemorare l’archeologa Antonella Spanò Giammellaro nel decennale della sua prematura scomparsa. La manifestazione è stata realizzata con il patrocinio del Dipartimento di Culture e Società dell’Università di Palermo, dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale e l’importante sostegno del Comune di Marsala di cui il Centro Studi fa parte. Nel corso della Giornata è stato conferito il Premio di Studio, intitolato alla stessa Antonella Spanò Giammellaro, alla dott.ssa Francesca Agrò per la tesi di dottorato su Produzione, circolazione e consumo della ceramica rivestita nella Sicilia occidentale dai Normanni al Regno delle “Due Sicilie” (XII-XVI secc.) – Università Cà Foscari di Venezia. La figura di Antonella Spanò, professore associato di Archeologia Fenicio-Punica presso la Facoltà di Lettere dell’Ateneo palermitano, è indissolubilmente legata alla città di Marsala per l’amore e la passione profusi nelle attività di ricerca nell’isola di Mozia, dove partecipò a numerose campagne di scavo, tra le quali quella del 1979 che portò alla scoperta della statua marmorea del c.d. “Giovane di Mozia”.
L’archeologa costituì per tanti anni l’anima del Centro Studi, al fianco e in stretta collaborazione con il Presidente prof. Vincenzo Tusa, al quale subentrò nella direzione del Centro nel 2006. Alla sua opera instancabile e alle sue doti umane e professionali si deve -come è stato più volte ricordato nel corso della Giornata- la realizzazione a Marsala e Palermo del V Congresso di Studi Fenici e Punici (2-8 ott. 2000), che ha costituito un evento culturale di straordinaria rilevanza per il mondo scientifico siciliano, e non solo, ed inoltre l’edizione degli Atti dello stesso Convegno, con l’importante contributo della Città di Marsala, che si distinse, con la collaborazione attiva del Centro Studi, per la qualità dell’accoglienza e ospitalità nei confronti dei convegnisti da tutto il mondo. La Giornata di Studi, sul tema Mediterraneo e mondo punico, si è articolata in due sessioni di lavoro: quella antimeridiana è stata dedicata all’archeologia fenicia e punica del territorio o ad aspetti, quali l’alimentazione nel mondo punico, affrontati con un taglio divulgativo, considerata anche la partecipazione di gruppi di studenti degli Istituti Superiori di Marsala; la sessione pomeridiana ha riguardato altri temi e aspetti dell’archeologia del Mediterraneo antico, afferenti la vasta sfera di interessi scientifici di Antonella Spano. Dopo i saluti istituzionali ad apertura dei lavori, hanno relazionato Gioacchino Falsone (Università di Palermo) sul tema Mozia e i Fenici in Sicilia, illustrando le ricerche archeologiche condotte insieme alla collega Spanò e i risultati degli ultimi scavi, Maria Grazia Griffo (Museo Lilibeo – Marsala) presentando Gioielli punici dalla necropoli di Birgi, inediti monili rinvenuti nel corso di recenti scavi, Rossella Giglio (Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani) illustrando le Novità dagli scavi di Lilibeo, relative a tratti della cinta muraria e a lembi della necropoli punica e romana. Infine Rossana De Simone (Università di Enna “Kore”) e Carla Del Vais (Università di Cagliari) hanno trattato il tema dell’alimentazione, molto caro ad Antonella Spano tanto che l’Università valenciana ha recentemente dedicato ad
esso un convegno di studi per ricordare la stessa Antonella; la prima si è soffermata sull’Alimentazione nel mondo punico attraverso le testimonianze epigrafiche, la seconda ha fornito nuovi dati su Produzione e consumo di cibo nella Sardegna punica, emersi nel corso di recenti ricerche archeologiche subacquee nel Golfo di Oristano. La sessione pomeridiana è stata aperta da Carlos Gomez Bellard (Universitat de Valencia) con una relazione di taglio antropologico sulle peculiarità della ricerca archeologica condotta nelle isole: Arqueología de las islas, arqueología en las islas; a seguire Sandro Filippo Bondì (già Università di Viterbo) ha presentato I santuari di Nora, Francesca Spatafora (Museo Archeologico “A. Salinas”- Polo reg.le di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici) ha delineato lo sviluppo storico ed urbanistico della Palermo punica: Panormos: dall‟emporion alla città, Antonella Mandruzzato (Università di Palermo) si è soffermata su interessanti Testimonianze di pittura parietale a Sabratha (Libia), oggetto di ricerche nell’ambito della missione archeologica dell’Istituto di Archeologia dell’Ateneo palermitano, della quale fece parte la stessa Antonella come curatrice della schedatura dei materiali del Museo punico di Sabratha. Ha concluso i lavori Gioacchino Falsone, con un Ricordo della stimata compagna di studi e memorabili imprese archeologiche, che ha raccolto anche tante testimonianze di stima ed amicizia da parte di colleghi italiani e stranieri che hanno tributato un pensiero affettuoso alla “donna buona e amata”, ancor più che all’archeologa e alla studiosa certamente da tutti apprezzata. La Giornata si è conclusa con un concerto di celebri brani musicali (Bach, Brahms, Chopin) eseguito da Francesco Galici, un giovane e brillante musicista della Scuola Internazionale di pianoforte (Fiesole).