In occasione della presentazione del suo primo romanzo “Il Creasogni”, abbiamo incontrato a Palermo, il giornalista di “Quarto Grado” Simone Toscano, al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Come e perché nasce il “Creasogni”?
“La prima scintilla nasce durante una trasferta di lavoro, durante il ritorno da una trasferta durante il periodo del terremoto dell’Aquila nell’aprile del 2009. Son venuto in contatto con tante situazioni difficili e lì veramente anche il giornalista, che bene o male è un privilegiato, quello che vorrebbe dare agli altri è un aiuto in qualche modo, anche un sostegno emotivo. Ecco, allora mi è venuto in mente di quanto sarebbe stato bello donare un sogno, un sorriso a queste persone”.
Tu sei un giornalista. C’è qualcuno a cui ti ispiri o per cui hai deciso di fare questo lavoro? Quale consiglio daresti ad un giovane che vuole intraprendere questo percorso?
“Io ho iniziato a fare questo lavoro perché mi aveva colpito il Tg5, il linguaggio giornalistico del Tg5. Perché avevo 11 anni quando ho pensato di fare il giornalista per la prima volta e in quel momento è arrivato quel telegiornale che aveva un linguaggio completamente differente rispetto agli altri. Era un telegiornale fatto da giovani contro il Tg1 che aveva un linguaggio molto più istituzionale. Fortunatamente di esempi e di maestri ne ho ancora adesso nel mio programma come la responsabile che è Siria Magri, che è stata per tanti anni conduttrice di telegiornale.
Io dico di crederci sempre, di non credere a quelli che ti dicono di lasciar perdere.
Secondo me è un lavoro bellissimo, per me è il lavoro più bello del mondo. E il consiglio è proprio di crederci”.
CECILIA CATALANO