Il Movimento 5 Stelle Marsala invita la cittadinanza a partecipare domani, venerdì
20 aprile 2018, ore 17.00 e ss. – presso la sala conferenze del Monumento ai
Mille – alla presentazione del libro “Il Voto di scambio politico mafioso” scritto a
quattro mani da Mario Michele Giarrusso, portavoce M5S in Senato, già membro
della Commissione nazionale Antimafia, ed Andrea Leccese, saggista, esperto di
mafie; nel 2009 è tra i vincitori del premio nazionale “Paolo Borsellino”.
Interverranno, oltre al predetto autore Mario Michele Giarrusso, Piera Aiello,
portavoce M5S alla Camera dei Deputati, eletta pochi giorni fa componente della
Commissione Giustizia, Fabrizio Trentacoste, portavoce M5S al Senato della
Repubblica, Giuseppe Gandolfo, avvocato di associazioni antimafie e antiracket.
Presenterà il libro il giornalista Marco Benanti, direttore de “Il fatto nisseno”.
Tema scottante e attuale; proprio due giorni fa, in Sicilia, hanno tratto in arresto
un altro “impresentabile” eletto nella lista di “Idea Sicilia – Musumeci Presidente”;
si tratta di Giuseppe Gennuso, arrestato con l’accusa di VOTO di SCAMBIO
POLITICO-MAFIOSO. Secondo la procura di Catania, Gennuso avrebbe pagato per
ottenere i voti della cosca Crapula.
“La mafia, è un fatto notorio, controlla gran parte dei voti in Sicilia”, diceva
Giovanni Falcone ma ad oggi, è notorio che la linea della palma si sia allargata e
allungata a tutto il nostro paese e nei luoghi più impensati e insospettabili.
Ecco, questo breve saggio, scritto in un linguaggio chiaro e comprensibile anche
per i non addetti alle questioni politiche e normative più complesse della
macchina amministrativa e legale delle nostre Istituzioni, punta il dito sul fatto
che a oggi la criminalità di tipo mafioso ci appare come un sistema plutocratico
basato su una fitta rete d’illecite relazioni di ogni genere.
Un sistema dove “se la mafia avesse potuto contare solo sui mafiosi, i tanti duri colpi subiti l’avrebbero azzerata”.
Qualcosa, insomma, di cui tutti in primis dobbiamo sentirci responsabili per la
permeabilità che con comportamenti complici e funzionali dello Stato, ma anche
di noi semplici cittadini, viene fornita, facendo contare proprio il sistema mafioso
su territori umani ben più estesi della stretta cerchia criminale.
Da qui la disamina delle vicende dell’art. 416 ter, introdotto con il decreto Scotti
Martelli del 1992, all’indomani delle stragi di Capaci e via D’Amelio, che
sanzionava la fattispecie del reato denominata “scambio elettorale politicomafioso”,
fino alla sua modifica, con la legge n.62 del 17 aprile 2014, ritenuta
inefficace e “zoppa”, comprensiva di una proposta lanciata per renderla
maggiormente incisiva e sulla quale è importante discutere.
Con l’art.1, comma 5, della legge 23 giugno 2017, n.103 (c.d. riforma Orlando) a
decorrere dal 3 agosto 2017 la pena per il voto di scambio politico mafioso viene
aumentata; non più la reclusione da 4 a 10 anni (!), ma il carcere da 6 a 12 anni.
Angelo Lantosca nel commentare il predetto libro ha così scritto: “con un
linguaggio chiaro, antiburocratese, i due autori si pongono delle domande,
sollecitano le nostre menti, dandoci tutti gli elementi per scegliere liberamente da
che parte stare, provando a proporre soluzioni per rendere efficace una norma che
ha degli evidenti limiti. Giarrusso e Leccese rileggono attentamente il 416 ter,
facendoci rivivere (senza censure) quella giornata che ha portato all’approvazione
del testo, spingendo tutti a chiedersi se davvero la lotta alla mafia sia una priorità
nell’agenza politica del nostro paese”.
Addetto Stampa Portavoce
Consiglio comunale di Marsala Aldo Rodriquez