DAVIDE LICARI – Un Petrosino coraggioso stoppa la capolista Iccarense sul terreno di gioco dell’Agliastrelli di Carini e strappa un punto che pochi alla vigilia avrebbero pronosticato. I giallorossi allenati da mister Ingargiola scendono in campo con una formazione votata al contenimento, che schiera il rientrante Jarju largo sulla fascia sinistra e il bomber Amodeo ben saldo al centro dell’attacco; i padroni di casa guidati dal tecnico Amato confidano nelle doti realizzative del capocannoniere della competizione Ruggeri. La tensione prima del match è palpabile, per i padroni di casa la paura più grande è di incappare nella più classica delle partite trappola, per gli ospiti è forte la consapevolezza di essere chiamati a una vera e propria impresa sportiva su un campo stretto tra i palazzoni della periferia carinese e sovrastato dal suggestivo castello noto per essere stato la residenza della celebre baronessa di Carini. Il sole splende sul terreno di gioco sabbioso dell’Agliastrelli generando riverbero, tuttavia alle ore 15.00 le nuvole adombrano il cielo, il vento soffia lievemente e le condizioni atmosferiche sono ideali per la partita. Pronti via l’Iccarense si rende subito pericolosa con un pressing intenso sulla trequarti e un continuo lavoro di filtro e recupero palla a centrocampo dove i petrosileni faticano nel trovare geometrie utili. Dopo cinque minuti il capitano petrosileno Agate è costretto a lasciare il campo per un infortunio, sostituito da un positivo La Spisa. L’Iccarense trova più volte la via della porta trovando in Rustico l’ultimo strenuo difensore. Il bomber Ruggeri sembra avere le polveri bagnate e la mira dei compagni di squadra non è sempre ben calibrata, tuttavia solo alla mezz’ora del primo tempo il Petrosino giunge alla conclusione in porta dopo un rapido contropiede non sfruttato da Impeduglia. Al quarantacinquesimo l’arbitro Asaro della sezione di Marsala manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 0-0, il secondo tempo però promette scintille. Tuttavia nei primi dieci minuti della ripresa il Petrosino raggiunge per ben tre volte la porta avversaria con Impeduglia e York costringendo l’estremo difensore della Iccarense alla parata. I cambi effettuati a inizio secondo tempo da mister Ingargiola, Sparacia e York, sembrano avere dato la scossa giusta all’undici giallorosso, tuttavia si tratta di un breve intermezzo nel lungo assolo dei padroni di casa che tornano ben presto a schiacciare i petrosileni sulla retroguardia, dove è clamorosa la prestazione dei tre moschettieri Gancitano, Quinci e La Spisa. Attorno al sessantesimo fa il suo ingresso anche il mediano di lotta e governo Manneh, mentre Amato procede stoicamente con il medesimo undici con cui aveva iniziato la partita, e con cui la concluderà. La partita si trasforma in una battaglia campale in cui ogni pallone toccato pesa come un macigno, ogni rimbalzo imprevedibile riecheggia del sogno della vittoria spezzato, in cui le urla dei cento spettatori sistemati sulla tribuna del piccolo impianto carinese si aggiungono al rammarico dei calciatori di casa per le occasioni sprecate, mentre per gli ospiti aumenta il timore della beffa finale dopo una simile prestazione. A cinque minuti dalla fine però accade l’impensabile: un contrattacco guidato magistralmente da Impeduglia coglie di sorpresa la retroguardia dell’Iccarense, il dieci giallorosso serve un pallone d’oro che attraversa l’area di rigore da sinistra a destra e si adagia sul destro di Zerilli, accorso a spron battuto dalla difesa a chiudere l’azione con la rete del vantaggio. In una esplosione di gioia si consuma il vortice di abbracci tra i giocatori del Petrosino, circondati dalle recriminazioni dei padroni di casa. Dopo il gol la partita diventa nervosa, molto tesa. Dopo tre minuti i padroni di casa trovano il gol del pareggio con Ruggeri, servito tramite una notevole verticalizzazione e abile nel sfruttare un errore grossolano, forse l’unico, della retroguardia petrosilena. L’1 a 1 accende gli animi, una bottiglietta raggiunge il terreno di gioco, Manneh la rilancia con stizza e per questo gesto viene espulso dal direttore di gara insieme a Cernigliaro. Il gioco riprende e al novantesimo l’arbitro decreta la fine dell’incontro. Un pareggio che scontenta i padroni di casa, scavalcati dall’Accademia Trapani in testa alla classifica, e che gratifica il gruppo guidato da mister Ingargiola, protagonista di una impresa sportiva nella casa di una squadra attrezzata per la categoria superiore.
Prima Categoria: Iccarense 1 – Petrosino 1
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