DAVIDE LICARI. Il Petrosino 1969 allenato da mister Sandro Ingargiola si impone con un netto tre a zero sul Palermo Calcio Popolare. I rosanero, reduci da tre pareggi consecutivi in campionato, sperano nel colpaccio e nei tre punti; i giallorossi si presentano all’appuntamento a seguito dell’ottimo pareggio strappato con le unghie e con i denti nella tana dell’Iccarense, tuttavia non intendono sottovalutare i palermitani, capaci nel precedente turno di inchiodare sullo zero a zero il Custonaci. E’ una giornata cupa, nuvole grigie si stendono nel cielo sovrastante il Comunale di Petrosino, i ripetitori radiotelevisivi trasmettono gli echi di guerra a est, il calcio sembrerebbe essere l’ultimo dei pensieri a fronte del dramma vissuto collettivamente da un popolo che ha saputo ispirare il film “Fuga per la vittoria” con Sylvester Stallone e Pelé, era ucraìna quella squadra che affrontò i nazisti e che pagò a caro prezzo la scelta di non lasciare vincere la violenza. Ma è un altro calcio quello che si gioca a Petrosino in Prima Categoria, un calcio che cerca di onorare l’impegno con l’ottimismo della volontà e il desiderio di vivere un’avventura collettiva sul treno del gioco più bello al mondo. Per questo Petrosino e Palermo Calcio Popolare si affrontano a testa alta, senza remore, con la spregiudicatezza di chi vuole volare sulle ali della passione.
Alle 15.05, con cinque minuti di ritardo come stabilito dalla Federazione, il signor Lauria di Agrigento fischia il calcio d’inizio. I rosanero del “Genio” si affidano alla vena realizzativa del bomber Cosenza e alle brillanti giocate di Palazzolo, nonché alle parate magnetiche di Galdi, uscito per infortunio sullo scadere del match, protagonista di una serie di interventi, specie nel primo tempo, che hanno impedito che il passivo risultasse eccessivo nei confronti della propria squadra. Ingargiola schiera davanti al portiere Rustico una difesa priva di Agate, ma i tre moschettieri Gancitano, Quinci e La Spisa non fanno rimpiangere l’assenza del capitano giallorosso e si rendono protagonisti di una prova di spessore. A centrocampo il metronomo Siragusa è accompagnato dalla creatività di Tilotta e dal passo corto e sgusciante di Sparacia, abile nell’offrire ottime sponde nelle rapide triangolazioni sulla mediana. In avanti il Petrosino deve rinunciare al totem Amodeo, rimasto precauzionalmente in panchina, e lancia il fantasista Impeduglia a sostegno del generoso York; larghi a tutta fascia le due ali Jarju e Zerilli.
Prima Categoria: il Petrosino vola sulle ali dell’entusiasmo e sconfigge il Palermo Calcio Popolare per 3 a 0
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