La Leonfortese alla fine ce l’ha fatta. La squadra di Mirto approda in Serie D dalla porta principale per la felicità del suo patron Buono. Oltre ad incassare come un pugile i colpi sferrati dall’Alcamo durante gli ultimi novanta minuti di campionato, è riuscita anche a stregare Gambino dagli undici metri per il rigore che è valso l’intera stagione. Fortuna, tanta fortuna ma non solo. Solo 18 reti subite nell’intero campionato, 42 reti segnate, 17 partite vinte, 7 pareggiate e 6 perse. Rispetto al Marsala 1912, quinta in classifica, la Leonfortese ha perso una partita in meno, ne ha pareggiata una in meno e vinte due in più. Ma la differenza maggiore tra le due squadre risiede nel numero di reti. Il Marsala 1912 ne ha segnate ben 56 rivelandosi l’attacco più prolifico della stagione ma nello stesso tempo ne ha incassate 30. Certamente molte di meno di altre squadre ma alcune di queste sono state i classici “gol pesanti” che sono costate i tre punti. Gli azzurri, reduci dalla goleada sul campetto del San Sebastiano, si preparano alla prima sfida playoff contro i cugini dell’Alcamo in programma il 27 Aprile. Si aspetta il pienone al Catella a compensare l’assenza di pubblico voluta dagli organi di vigilanza in occasione della sfida di campionato. Se il Marsala 1912 supererà l’ostacolo Alcamo dovrà far visita, dopo 7 giorni, alla vincitrice tra Kamarat e Parmonval per poi eventualmente proseguire nel dispendioso cammino delle fasi nazionali fino a metà giugno. Nulla di peggiore in un calcio povero come il nostro.
PEPPE CARUSO