Certo che la nostra società sta vivendo un momento di totale confusione, in cui spesso si perde di vista quale sia il reale senso della nostra esistenza.
E’ chiaro che adesso occorre un segnale forte! Bisogna lavorare a fondo affinché fin dalla giovanissima età si abbia la consapevolezza che non sempre si può avere ciò che si desidera, senza riferirci naturalmente all’episodio della giovane marsalese.
Porre fine ai problemi dell’umanità è impossibile, ma combattere le atrocità della vita come ad esempio gli stupri, le aggressioni, le ritorsioni, gli omicidi, prevenire i suicidi è un obbligo a cui la nostra società dovrebbe occuparsi con maggiore passione. Per rimanere in tema col suicidio della giovane studentessa e con un altro episodio di una ventottenne non culminato in tragedia, sempre a Marsala, evidenzia come il disagio giovanile è tipico dell’età evolutiva e può esprimersi con varie forme: dalle alterazioni nello sviluppo psicologico a problematiche della condotta e del comportamento. Non sempre le problematiche dei bambini e dei ragazzi rientrano in un quadro psicopatologico, altre volte, possono però aggravarsi.
Punti di vista di Nicola Donato del 15/03/2014
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