Giuseppe Buscemi è nato ad Erice il 4 dicembre 1992 e vive ad Alcamo. Già allievo di Baldo Calamusa, si è diplomato sotto la guida di Giovanni Puddu presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina con il massimo dei voti, lode e menzione speciale d’onore. Ha poi proseguito con il biennio di specializzazione di II livello ad indirizzo concertistico-interpretativo presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Caltanissetta, terminan-dolo sempre con il massimo dei voti, lode e menzione speciale d’onore. Ha frequentato masterclass e corsi di perfezionamento chitarristici ,coniugandovi sempre il confronto con prestigiose scuole d’interpretazione di matrice pianistica(F. Scala, R. Cappello, A. Lucchesini, P. De Maria), violinistica (D. Nordio, F. Manara), violoncellistica (M. Chen) e flautistica (A. Oliva).
A sugello di tale percorso formativo, è stato ammesso al corso di musica da camera di Nazzareno Carusi presso l’Accademia Pianistica Interna-zionale “Incontri col Maestro” di Imola, diplomandosi nel luglio del 2017. Invitato da note stagioni concertistiche come quelle dell’Accademia di Musica di Pinerolo e dei Mikrokosmi di Ravenna, ha suonato in alcuni dei teatri più prestigiosi d’Italia (“V. Bellini” di Catania, “L. Pirandello” di Agrigento, “G. Garibaldi” di Enna, “D. Alighieri” di Ravenna).
Ha recentemente inciso il suo primo disco solistico intitolato “Come, heavySleep”, interamente incentrato sui capolavori del ‘900 scritti da Frank Martin, Benjamin Britten, Manuel de Falla e Joan Manén, e distribuito da DotGuitar.
Ha vinto il primo premio assoluto in numerose competizioni nazionali ed internazionali, sia come solista che in formazione cameristica. Grazie alla vittoria del Concorso Internazionale “IblaGrandPrize”, ha tenuto una tournée di concerti negli Stati Uniti conclusa con un’esibizione alla “Carnegie Hall” di New York. Ha insegnato chitarra classica in diversi istituti scolastici ed è attualmente docente presso l’Istituto Comprensivo “F. Vivona” di Calatafimi-Segesta.
Per noi di “Leggo Città Marsala” è stato un vero piacere poterla intervistare:
-Da cosa nasce questa sua passione per la musica e per la chitarra classica?
“Ho amato la musica sin da piccolo, ascoltando la musica dei miei genitori. A nove anni ho ricevuto in regalo la mia prima chitarra da mio padre, quando lui era di ritorno da un concerto.Mi sono avvicinato alla musica classica all’età di dodici anni e qualche anno dopo ho iniziato gli studi al conservatorio. La chitarra è stata da sempre uno strumento che mi ha affascinato, grazie alle infinite capacità timbriche che permette di realizzare, che fanno della chitarra uno strumento pregevolissimo”.
-É soddisfatto dei successi finora ottenuti?
“Sono molto soddisfatto, ma credo che ogni successo debba essere un incoraggiamento a guardare sempre più in alto, cercando di perfezionarsi ulteriormente. Essere un musicista non vuol dire soltanto passione e concerti, ma vuol dire anche studio, dedizione ed impegno. Bisogna sempre arricchire il proprio repertorio e le proprie conoscenze in materia. E come dico sempre ai miei alunni: “Di studiare non si finisce mai… fortunatamente!”
-Quali sono, secondo Lei, i presupposti fondamentali per raggiungere determinati obiettivi?
“Credo che servano tre qualità, tutte e tre di eguale importanza, ovvero: il talento, dote innata che abbiamo da sempre dentro di noi; la motivazione, che ci spinge a plasmare il nostro talento sulla base delle nostre aspettative; l’impegno, che, attraverso metodo di studio e disciplina, conduce agli ambiti risultati”.
Nel complimentarci col giovane Maestro Giuseppe Buscemi, ci piace riportare le parole di Franco Scala, Direttore dell’ “Accademia Internazionale Pianistica” di Imola:
“Ho avuto occasione di conoscere e ascoltare in Accademia Giuseppe Buscemi. È un musicista di rare qualità professionali e umane. Sono rimasto colpito dalla profondità e dalla ricerca di fraseggio che Giuseppe è capace di rendere in musica con il proprio strumento. Certamente ci troviamo di fronte a un talento di primissimo ordine, che ha in sé tutte le caratteristiche per affrontare la difficile carriera del concertista”.
Quando i giovani talenti onorano la nostra terra. Intervista a Giuseppe Buscemi
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