Ancora una sconfitta in terra straniera. La Sigel cede al tie break all’Europea 92 Isernia in una gara piena di contraddizioni che non ha riconsegnato la vittoria in trasferta alle marsalesi e che piuttosto aumenta la pressione alle giocatrici di coach Campisi.
L’importanza della posta in palio ha finito per condizionare l’esito della gara. Le molisane dovevano ottenere il “punto salvezza” e coach Montemurro ha caricato a mille le sue ragazze. Dall’altra parte della rete la necessità di tornare con il bottino pieno che potesse ridare tranquillità ad un ambiente che improvvisamente presenta sintomi preoccupanti di incertezze. Due modi di affrontare la partita che si rispecchiano subito nel set iniziale.
Isernia parte con l’acceleratore “a manetta”. Le molisane aggrediscono le sigelline, mettendo in grande difficoltà il muro lilibetano. Vanni, Morone e l’indimendicata ex Irene Padua sono “imprendibili” in attacco. Campisi prova durante i time out a scrollare le sue ragazze dal torpore iniziale, Ma non basta a fermare Isernia che si aggiudica il primo set in scioltezza (25-15).
Troppa tensione tra le file lilibetane. Inspiegabile. La seconda frazione scioglie qualche dubbio, ma sopratutto cala il ritmo delle padroni di casa che cominciano a sbagliare qualcosina (nel primo set erano state praticamente perfette!). La Sigel prende in mano la partita. La differenza dei valori in campo torna a far parlare marsalese la gara. La partita diventa più equilibrata e la capolista si scrolla di dosso qualche “paura” di troppo riuscendo a impattare (21-25).
Inizia così un’altra partita dove le squadre riescono ad affrontarsi “alla pari” con la centrale molisana Taddei che aumenta il potenziale d’attacco della sua squadra e con Panucci che risponde da par suo. Ma la voglia di raggiungere al più presto quell’agognato punto che darà la salvezza matematica ad Isernia fa la differenza nel finale di set. Le molisane s’aggiudicano il parziale (25-21) e festeggiano una salvezza strameritata e secondo il nostro modesto parere anche stretta per quello che abbiamo visto nel doppio confronto.
Si va al quarto set. La Sigel, lontana parente del “rullo compressore” ammirata nel girone d’andata mette in campo il cuore. Lo testimoniano le lacrime di dolore che solcano le guance di capitan Pinzone che pur menomata da un problema muscolare che ne ha limitato il rendimento, non ha voluto lasciare il campo dando dimostrazione di grande caparbietà e attaccamento alla maglia. Proprio il “cuore” che le ragazze marsalesi hanno riversato sul taraflex ha consentito di portare la partita al tie break. Il quarto parziale va dunque alla capolista con il punteggio di 25-18.
Il tie break si gioca punto a punto fino alla fine. Le sigelline impattano sul 13 pari dando forza ad una bella rimonta e sembra fatta.Ma quando Panucci (tra le migliori in campo) butta in rete la battuta e Vanni chiude con una fast “block out” il match ti rendi conto che qualcosa non sta girando per il verso giusto in casa Sigel.
Le facce stravolte delle marsalesi sono il termometro di una crisi da affrontare di “petto” e con “grande coraggio”.
Restano ancora quattro punti da amministrare nelle ultime tre gare rimaste,per conservare il primo posto. Le giovanissime romane del VolleyRò sono lanciatissime in un inseguimento che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile e che oggi rischia di diventare una minaccia che “mette pressione”.
Siamo convinti che la “saggezza” di coach Campisi e del suo staff combinato con il lavoro che settimanalmente viene sviluppato in palestra possano essere la medicina giusta per riportare la “serenità” in casa Sigel.
Bisogna ripartire da questa maglia (in copertina) e dalle lacrime della capitana. Dalla prossima in casa la musica cambierà.